una fiaba per te, Ludovica

Pubblicato il da Luigia Forgione

Una favola per Ludovica

 

C’era una volta una bimba bella e riccioluta con degli occhi talmente vispi che ogni sera faticavano a chiudersi. Per questo motivo lei si inventava mille scuse: prima aveva sete, poi le coperte la infastidivano, più tardi voleva del latte, un'altra volta la lampada non era abbastanza luminosa, alla fine si sistemava nel lettone di mamma e papà e non c’era verso di spostarla.

Insomma, il povero Sabbiolino -Omino del sonno- ogni volta dava fondo al suo sacchetto di sabbia prima che la bimba chiudesse gli occhi. Una sera in cui la bambina era più eccitata del solito, Sabbiolino, l’omino del sonno, capì che le scorte non gli sarebbero bastate a lungo se avesse continuato a consumare tutta quella sabbia ogni volta, e per giunta sempre per quella sola bambina. Doveva assolutamente trovare una soluzione. Perciò, si tolse dalla testa il cappello a cilindro che indossava sempre, appoggiò in un angolo il sacchetto di sabbia che portava continuamente dietro e cominciò a riflettere. “Di sabbia son piene le coste del mare”, diceva fra sé, “e non ci sono problemi di scorte, ma io non sono più tanto giovane, ormai vado per i centodieci anni e inizio a sentire qualche acciacco. Dovrei riguardare un po’ di più la mia salute e invece sono costretto ripetutamente a volare sulla costa per riempire il sacchetto e tornare indietro. Fino a quando potrò sopportare tanto stress? Devo inventarmi qualcosa”. Pensa e ripensa, prese la decisione di chiedere aiuto al cugino maggiore Favetta, che viveva in Calabria e che aveva più anni e più esperienza di lui, come dimostrava la sua lunga barba bianca. Detto fatto, Sabbiolino, chiudendo gli occhi, si concentrò e telepaticamente lanciò questo messaggio: - so che non ami spostarti, ma urge la tua presenza-. Il messaggio arrivò proprio mentre Favetta stava gustando delle uova freschissime che aveva appena rubato in un pollaio di galline addormentate. Dalla perentorietà della comunicazione egli comprese che la situazione doveva essere seria; infatti, in tanti anni, il cugino non gli aveva mai chiesto aiuto. Lesto lesto saltò sul groppo di una rana, che gracidava beata nello stagno accanto, e in un battibaleno si ritrovò seduto accanto all’ inquieto Sabbiolino. “Allora”esordì, pulendosi la bocca e lisciandosi la lunga barba “ che succede?” In men che non si dica ebbe il resoconto della situazione. Quando tornò il silenzio, il Folletto in trasferta bofonchiò “Bene bene, lascia fare a me, tu intanto raddoppia il sacchetto della sabbia.

La sera successiva, la bimba cominciò come sempre a fare mille giravolte, a saltare sul lettone e a chiedere le cose più disparate. Intanto i due Folletti complici, aspettando il momento buono, si erano rintanati in un angolo, coi sacchi pieni di sabbia. Non appena la bimba si girò essi in sincrono lanciarono una pioggia di granellini. Di questi, molti si smarrirono nell’aria altri calarono sulle palpebre che divenute pesanti cominciarono a chiudersi. Ben fatto, esclamò Favetta, adesso tocca a me e alla mia specialità. Senza indugio sparse sulle lenzuola del sale e delle deboli spine di rosa pendulina che si era portato dietro. La bimba nel sonno cominciò a rigirarsi e a prendere le più disparate posizioni senza trovare ristoro. Per sfuggire al fastidio prodotto dalle insolite sostanze, la bimba insonnolita scese dal letto e si sdraiò sul tappeto. A quel punto, i due Folletti presero in braccio la bambina e delicatamente la deposero nel suo lettino. Qui ella riposò per tutta la notte sognando di giocare in un bosco incantato, dove tra le foglie degli alberi danzavano e si rincorrevano strani bambini barbuti, vestiti di un abito scarlatto con un berrettino a sonagli. Quando al mattino ella aprì gli occhi dapprima si stupì di trovarsi nella sua stanza, successivamente tranquilla e riposata si mise a giocare coi peluche e le altre bambole. Fu serena tutto il giorno, poi alla sera si coricò nel suo lettino e prima ancora che arrivasse Sabbiolino riprese a giocare nella foresta incantata coi suoi nuovi magici amici.

 

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post