Top posts
-
UNA STORIA PER I PICCOLI MA CHE PIACERA' AI GRANDI
Allora, se volete una storia ve la racconto. Ma una sola. Non chiedetemene poi un’altra, né tu né lui. È tardi e poi, Pari, noi due abbiamo davanti una lunga giornata di viaggio. Bisogna che tu faccia un buon sonno. E anche tu, Abdullah. Conto su di te,...
-
Quando la letteratura anticipa la realtà…
Quando la letteratura anticipa la realtà… “Fermina, volevo dirti che io ho aspettato questo momento 51 anni, 9 mesi e 4 giorni notti comprese. Io ti ho amata tutto questo tempo, dal primo istante in cui ti ho vista fino a ora.” Pubblicato nel 1985, L’amore...
-
MO' VENE NATALE...TRADIZIONI DELLA MIA TERRA
Secondo il popolo le festività di Dicembre, e quindi dell’ evento Natale, venivano introdotte ad opera del messaggero S. Andrea apostolo che si venera il 30 novembre. LE NONNE facevano, perciò, imparare a memoria i seguenti "versi-calendario", recitandoli...
-
AGLI AMORI LONTANI...NEL TEMPO
PEZZI DI VITA IN UNA CANZONE: Lontano lontano L. Tenco (1966) Lontano lontano nel tempo qualche cosa negli occhi di un altro ti farà ripensare ai miei occhi i miei occhi che t'amavano tanto E lontano lontano nel mondo in un sorriso sulle labbra di un...
-
viaggiare tra le parole
Nomen omen, vale a dire che il nome è una sorta di destino. Tentiamo di saperne di più: nell'antica Roma al bambino appena nato si dava il nome proprio che era detto prenomen in quanto precedeva il nomen, ereditato dalla Gens d'appartenenza, e il cognomen...
-
…Come una canna al vento
…Come una canna al vento Caporetto, 23 Ottobre 1917 Cara mamma, dopo anni e anni in cui non mi sono fatto vivo, eccomi a voi. Sono cresciuto tanto, al punto che ho una moglie e tre figli. Anzi, correggo, due mogli: la prima, Carmela, buonanima, è morta...
-
Andiamo all’opera MADAMA BUTTERFLY di Giacomo Puccini
Trama A Nagasaki, il tenente della marina statunitense Benjamin Franklin Pinkerton, attende divertito il corteo nuziale della sua sposa, la geisha Cio-Cio-San, detta Madama Butterfly. Pinkerton che vuol godersi la vita, sprezzando i sentimenti altrui,...
-
Dì sempre ciò che senti e fa' ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l'ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima. Se sapessi che oggi è l'ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei,...
-
In nome della madre di Erri De Luca
Sudavo. Appoggiata di schiena mi tenevo il pancione con due mani per aiutare le mosse del bambino. L’incoraggiavo a bassa voce, col respiro corto. Lo chiamavo. Le bestie alle spalle mi davano forza. Le gambe mi facevano male per la posizione. Mi inginocchiai...
-
la somma dà Cinquanta
Incipit … Afrodita I cinquant'anni sono come L'ultima ora del pomeriggio, quando il sole tramontato ci dispone spontaneamente alla riflessione. Nel mio caso, tuttavia, il crepuscolo mi induce al peccato. Forse per questo, arrivata alla cinquantina, medito...
-
Cibo per l`anima: una fotografa illustra i piatti più famosi della letteratura
Francis Scott Fitzgerald È considerato uno fra i maggiori autori dell' Età del jazz . Faceva parte della corrente letteraria della cosiddetta Generazione perduta , un gruppo di scrittori americani negli anni Venti. Scrisse quattro romanzi, più un quinto...
-
" non recidere forbice..."
...erano i primi di luglio di parecchi anni fa. Ero alle prese con la maturità. Il collegio era semivuoto, eravamo rimaste solo noi maturande. Quei locali enormi, che durante l'anno riecheggiavano di duecento e passa voci , denotanti altrettanti giovani...
-
"Voce dal sen fuggita / più richiamar non vale; non si trattien lo strale,/
"Voce dal sen fuggita / più richiamar non vale; non si trattien lo strale,/ quando dall'arco uscì". Metastasio Tante volte ci siamo ritrovati a dire: scusa, non pensavo realmente ciò che ho detto. Nella stessa misura, se ci è andata bene, ci hanno...
-
una fiaba per te, Ludovica
Una favola per Ludovica C’era una volta una bimba bella e riccioluta con degli occhi talmente vispi che ogni sera faticavano a chiudersi. Per questo motivo lei si inventava mille scuse: prima aveva sete, poi le coperte la infastidivano, più tardi voleva...
-
Il lavoro più fantastico è quello dell'insegnante
Quante volte capita di sbuffare e mandare al diavolo la scuola, con appellativi non riferibili perché non consoni a questa circostanza. Eppure, chi come me ha scelto questa professione sa bene che è fantastica. Lo è perché si ha a che fare con persone...
-
LETTERA A BABBO NATALE
SCRIVILA TU...
-
...e una poesia diventa una persona
Poesia di Costantino Kavafis Lontano Dire vorrei questo ricordo... Ma s'è così spento... quasi nulla resta: lontano, ai primi anni d'adolescenza, posa. Pelle di gelsomino... E la sera d'agosto (agosto fu?) Ormai ricordo appena gli occhi: azzurri, forse......